Quando presentiamo la dichiarazione dei redditi ognuno di noi può apporre la firma per destinare il famoso 8 per mille a delle confessioni religiose oppure allo stato, anche se, molte volte non viene nemmeno firmata la destinazione di parte delle proprie tasse. Facciamo un passo indietro e diamo qualche numero, lo stato per il mantenimento dei preti versa alla casse papali qualcosa come 31.478 € per ogni parroco, i preti sono 33.896, e la conferenza episcopale gira ai ministri del culto 10.541 €, quindi solamente un terzo dell'effettivo importo, i restanti 2/3 rimangono ai vescovi, e questo è solo il primo dato. Ma arriviamo direttamente all'8 per mille, il calcolo è molto semplice, sulla base delle indicazioni effettivamente raccolte, viene suddiviso poi l'intero ammontare globale e non solamente di quanti hanno espresso la preferenza, che è in realtà la netta minoranza. Quindi, sostanzialmente, la Chiesa, quella che ha la maggior parte delle "crocette", ma ugualmente meno del 50 per cento dei contribuenti, si porta a casa qualcosa come l'87,25% dell'intera somma, esempio, nel 2004 solamente il 34,56% aveva scelto la chiesa cattolica come destinataria ma alla fine sommando anche le cifre che non avevano una preferenza è arrivata appunto all'87,25%. Percentuali bulgare anche negli anni successivi, ad esempio l'89,82% nel 2005, ma la cosa che veramente fà indignare è che il rendimento non è legato solamente al numero delle persone che scelgono la chiesa cattolica nella dichiarazione dei redditi, ma anche al PIL e pressione fiscale, quindi il paradosso è che se anche meno gente sceglie il Vaticano come destinataria di parte delle tasse, ad esempio quando scoppio il caso dei preti pedofili, le entrate aumentarono comunque... e di 100 milioni, non stiamo parlando di 2 euro....e sono soldi che mancheranno poi ai cittadini italiani. Beh, uno si potrebbe consolare pensando che poi comunque questi soldi vengano ridistribuiti a caritatevoli o bisognosi... ingenui (scherzo), solo nel 2005 affidandosi alla Saatchi & Saatchi, grossa azienda per il marketing, ha speso 9 milioni di euro, circa 3 volte, ripeto 3 volte di più, di quello donato dai preti alla vittime dello tsunami. Ultimi dati del 2011 sono impietosi nei confronti del Vaticano, infatti parlano chiaro, gli interventi caritativi nei confronti del terzo mondo ammontano a... 85 milioni pari al 7,59% dei soldi pubblici incassati dalla Cei e se si considera anche l'Italia e le altri parti del mondo si arriva solamente al 21%, la parte restante viene utilizzata per "la formazione all'uso e alla gestione di un sistema fotovoltaico per la ricarica di cellulari, laptop... ecc."
C'è un bellissimo detto a riguardo "Ruba una mela e ti chiameranno ladro, ruba un regno e ti chiameranno Re"
Fonte http://espresso.repubblica.it/dettaglio/lotto-per-mille-e-la-santa-cresta/2166754
Inoltre consiglio anche questa lettura http://affaritaliani.libero.it/politica/bertone-e-il-jet-privato-241111.html
C'è un bellissimo detto a riguardo "Ruba una mela e ti chiameranno ladro, ruba un regno e ti chiameranno Re"
Fonte http://espresso.repubblica.it/dettaglio/lotto-per-mille-e-la-santa-cresta/2166754
Inoltre consiglio anche questa lettura http://affaritaliani.libero.it/politica/bertone-e-il-jet-privato-241111.html
Nessun commento:
Posta un commento