precisamente il "O sei con me o sei contro di me". L'ultima disdetta di tutti i contratti in essere nelle sue fabbriche non sorprende praticamente nessuno, il suo modo di operare negli ultimi 2 anni è stato realmente coerente con le idee che aveva della Fiat in Italia, ovvero smobilitare. Dobbiamo ricordare che questa mossa, ora, è obbligata a farla, con il cambio del governo il rischio che non venga riconosciuta la cassa integrazione è molto alto, conseguentemente tutta la liquidità di cui ora gode rischia di perderla. Vi ricordo che mentre tutti gli stabilimenti erano chiusi o a regime ridotto per via della cassa integrazione, la Fiat ha staccato dividendi per 31 centesimi ad azione e facendo quindi uscire dalle sue casse qualcosa come 12.254.242,03 € di compensi. Certo che per una ditta che ha perso il 28% di quote di mercato non è male come guadagno per gli azionisti, è come se un venditore di auto nonostante il calo di vendite guadagni la stessa cifra degli anni precedenti (i dividendi degli anni precedenti erano nell'ordine della stessa misura). Comunque, ritornando al giorno d'oggi, l'uscita dai contratti in essere e dalla Confindustria è la mossa per cercare apertamente lo scontro per uscire dall'Italia cercando di salvare capra e cavoli, ovvero acquistereste mai auto Fiat se fossero loro a decidere univocamente a vendere o ha chiudere le fabbriche? Un ottimo sito per vedere l'andamento delle vendite è questo http://www.carsitaly.net/, qui si può notare la performance negativa della Fiat.
E' una classica citazione che tutti noi prima o poi hanno detto o pensato. Ecco questo blog ha l'intento di cercare di creare, per quanto possibile, il classico bar di provincia dove alla sera si ritrovano gli amici che seduti davanti ad un bel bicchiere di vino parlano delle loro idee, passioni e perchè no... avventure!
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martedì 22 novembre 2011
La battaglia della FIAT
Marchionne stà adottando una tecnica già vista in precedenza da altri manager
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