in pieno centro di Milano con una spettacolarizzazione da film venne "catturato" o "rapito", a seconda di come si possa interpretare l'evento, Abu Omar. La vicenda, raccontata in breve, vede l'iman che mentre si recava in moschea venne fermato e trasportato ad Aviano e successivamente in Egitto dove venne torturato e seviziato. All'atto partecipò direttamente, oltre agli agenti americani, anche un maresciallo del ROS. La vicenda si inserisce in un contesto politico internazionale molto difficile e complesso, vi è da considerare che l'11 settembre era stato solo 2 anni fà e che da li a poco gli americani sarebbero andati anche in Iraq, ma rimaneva comunque il fatto che agenti stranieri avevano avviato un'operazione illegale in territorio "straniero" e che la vittima di questo "agguato" era poi risultata innocente alla vicenda terrorismo. Certamente, durante, le sue preghiere gli americani non ricoprivano un posto di riguardo ma prove di attività di terrorismo alla fine non saltarono fuori, al contrario delle torture. La faccenda del rapimento prese una piega inaspettata quando la magistratura indagò sul coinvolgimento degli agenti americani, ma sopratutto quelli italiani, lo Stato italiano si mise di traverso ed impedì, sia il governo di centro-destra che quello di centro-sinistra, le rogatorie per interrogare le spie americane. Tralasciando, comunque, tutta la vicenda giudiziaria, che in ogni caso vide sempre e comunque "vincere" Abu Omar, si arriva ai giorni nostri dove la Corte d'Appello martedì prossimo emetterebbe la sentenza definitiva alla faccenda, dove le richieste di rimborso da parte dell'arabo sono di un milione e mezzo di euro. Inoltre, per il capo dei nostri servizi segreti e per quelli che parteciparono a vario titolo si profila il reato di rapimento e pertanto... rischierebbero la galera. Ora, se foste un qualsiasi rapitore... sareste già dentro ma in questo caso, giusto o sbagliato che sia... loro sono ancora fuori ed il Consiglio dei Ministri è stato riunito appositamente, domenica sera, per attribuire all'avvocatura dello stato un conflitto di competenza nei confronti della magistratura. L'obiettivo è quello di coprire i reati commessi, comunque nello svolgimento delle proprie funzioni (ma avevano avuto ordini, anche politici per questo?). Rimane il fatto che uno stato straniero agisce in modo indisturbato a casa nostra e per di più senza reale motivo.
Il Consiglio dei Ministri ha deliberato sulla base dell’avviso dell’Avvocatura generale dello Stato, di sollevare conflitto di attribuzioni nei confronti della Corte di Cassazione per l’annullamento della sentenza n. 46340/12 nella parte in cui contiene statuizioni che incidono sulla sfera di competenza riservata al Presidente del Consiglio in materia di segreto di Stato, e nei confronti della Corte di appello di Milano, Giudice del rinvio, per l’annullamento degli atti già adottati in esecuzione della predetta sentenza e, in particolare, dell’ordinanza in data 28 gennaio 2013, con la quale è stata disposta l’acquisizione al procedimento di verbali che contengono riferimenti a fatti o circostanze da ritenersi coperti dal segreto di Stato prima apposto e poi opposto e confermato dai precedenti Presidenti del Consiglio pro-tempore.
Fonte: http://www.governo.it/Presidente/Comunicati/dettaglio.asp?d=70395&pg=1%2C2782%2C5245%2C7613%2C9847%2C12023%2C14276%2C16341%2C18579%2C20799%2C22830%2C25053%2C27445%2C29507%2C31543%2C33557%2C34188&pg_c=2
http://it.wikipedia.org/wiki/Caso_Abu_Omar
http://www.articolo21.org/2013/02/007-licenza-di-uccidere/
Nessun commento:
Posta un commento