venerdì 14 settembre 2012

L'uccisione dell'ambasciatore americano, il lato oscuro delle elezioni in America

Tutti abbiamo letto della triste fine dell'ambasciatore americano a Bengasi in Libia e non possiamo pensare che ci rattristi sapere che si possa morire per colpa di altri. Ho voluto indagare un pò ed ho scoperto
che il trailer non è altro che una parodia di Maometto, lo ritrae donnaiolo e furfante, un pò come se San Pietro anzichè catechizzare andasse in giro con prostitute e ladri, ma non è questo il punto, il film è stato realizzato nel 2011 ed all'unica proiezione non vi fù presente nessuno e la cosa "strana" che quello che vedete nel trailer è costato circa 5 milioni di dollari. Ma da chi provenivano questi dollari e chi era il regista? Sono domande che non stanno trovando risposta, infatti Sam Bacile, quello che dovrebbe essere il regista, di fatto non esiste e non risulta reperibile se non che fosse stato lui a farsi vivo con questo nome, viene cercato ovunque ma il nome come tale non esiste, lo scrive anche la Repubblica. Altro punto molto importante, chi lo ha finanziato realmente? Chi ha sganciato i soldi? Le ipotesi sono contrastanti, c'è chi dice che sono stati gli ebrei americani e gli israeliani invece negano, non si sà, ma a mio giudizio questo non importa molto, perchè è molto più importante capire perchè un film passato inosservato, sconosciuto e realizzato più di un anno fà sia stato riproposto a poco meno di 2 mesi dalle elezioni americane, dove Repubblicani e Democratici mai come ora sono alla pari nei sondaggi. Certamente questo omicidio di natura religiosa con Al-Qaeda sullo sfondo non può che aiutare la causa dei Tea-Party. Ricordate cosa dicevano sempre i Bush, Cheney, Runsfield e soci? Io sono propenso a credere che anche in questi piccoli tocchi le loro mani lascino sempre tracce.


 

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