mercoledì 8 maggio 2013

Shale Gas, torna l'incubo nell'Emilia.

A distanza di un anno dal terremoto che ha sconvolto l'Emilia, soprattutto il modenese, un'altra ditta
anch'essa una società a responsabilità limitata, chiede il permesso per attività investigative nelle stesse zone dell'evento sismico. L'ex Ministro Clini, all'epoca di un anno fà, sull'onda dell'emozione della tragedia, bloccò qualsiasi attività collegata ad esplorazioni del sottosuolo legate allo fracking o shale gas. Ora, come dicevo un'altra azienda la Exploenergy .s.r.l., con sede a San Donato Milanese, richiede il "permesso di ricerca su terraferma", come si evince pure dal sito del Ministero, anzi, la pratica è già arrivata ad una fase avanzata e, in teoria, gli esperti potrebbero già partire per i loro "sondaggi". Una nota curiosa è che la prima domanda sembra essere stata presentata il 14 marzo 2012, 2 mesi prima del terremoto, e che nel caso della più famosa Erg Rivara Storage dopo l'evento venne bloccato il tutto, qui, invece, sembrerebbe che il problema manco se lo siano posti. Cercando su internet, inoltre, ho potuto notare che l'azienda in questione non ha nemmeno un sito internet che si possa chiamare tale, infatti la forma societaria e la recente formazione della società, nata poco prima del 2012, non lasciano spazio a molte interpretazioni. Ma chi c'è dietro a questa fantomatica azienda? I nomi sono tutti pezzi da 90 della nostra società industriale, come scritto dalla  Gazzetta di Modena: "Stefano Cau, classe 1951, una carriera in Saipem, Telecom, Ceo, Petrofac ed Eni, e da ultimo tr i vertici di A2A la più grande multiutility italiana, in Lombardia. In base agli atti della Camera di Commercio, Cau risulta domiciliato in Lussemburgo. Gli altri soci sono Ennio Sganzerla, ex dirigente dell’Eni, con esperienze di settore in India, Russia, Moldavia... Terzo socio è Domenico Esposito, esperto di imprese di esplorazione in Congo, Ghana, Angola e Italia, oltre che - manco a dirlo da queste parti - di stoccaggi gas. Gli stessi tre soci sono anche gli amministratori della Exploenergy, la cui ragione sociale registrata è molto estesa, anche se sinteticamente classificata come “estrazione di petrolio greggio e di gas naturale”. Exploenergy è stata fondata all’inizio del 2012."
I miei concittadini sono avvisati! Ahhh a proposito, la scossa di 3.8 che si è avuta a pochi km in linea d'aria da Reno Centese? Che sia un'incazzatura? Mah....




Fonte:
sito internet della società http://digilander.libero.it/trispito0/index.html

3 commenti:

  1. ossia, parlando di fatti concreti, un'azienda fatta da persone del settore chiede di fare esplorazioni che allo stato della conoscenza scientifica attuale non danno problemi. dov' è la notizia?

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  2. Il problema non è tanto l'esplorazione in sè, la quantità di esplosivo utilizzata per tali operazioni non è paragonabile all'energia che può essere scatenata in un terremoto o che serve per scatenare un terremoto. La notizia è, invece, che in concomitanza del evento sismico dello scorso anno un'altra azienda ha avuto il permesso di sondare il terreno, che in questo momento di instabilità, non è opportuno "stuzzicare", considerando anche la zona in cui dovrebbero fare i sondaggi. Inoltre, e anche questo fa parte della notizia, il shale gas provoca terremoti, ed è un dato di fatto, come ho già messo in evidenza in un altro post tempo addietro tramite filmati girati in america, poi è chiaro il bicchiere può essere mezzo pieno o mezzo vuoto dipende da come la si vede. Io sinceramente vicino a casa mia, o meglio sotto la mia casa, non avrei piacere avere un serbatoio di gas provocato da una scissione, inoltre i liquidi usati per tale operazione non sono propriamente "naturali" ed il rischio di contaminazione con le falde acquifere è alto.

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  3. Maial... sa lò scrit da cul stal cument! (e forse anche il dialetto) :-)

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