100 milioni + interessi e spese accessorie sono i soldi che due Ministeri, quello dei Trasporti e della Difesa, dovranno dare alle famiglie delle vittime della strage di Ustica, 81 il numero delle vittime dell'aereo, di cui 13 bambini e 13 vittime nei mesi e anni successivi, tutti militari, tranne uno, il sindaco di Grosseto.
Dal 27 giugno 1980, giorno del disastro aereo, al 21 dicembre 1995 ci furono 12 vittime, tutte legate a quella strage, di cui 4 morirono per incidente stradale, 3 di suicidio, 2 di omicidio, 2 morirono nell'incidente della nostra pattuglia acrobatica a Ramstein e 1 in un altro incidente aereo, solamente 1 pare che sia morto per cause naturali e comunque neanche un anno dopo il fatto. Tutte le successive vittime, come dicevo, erano militari tranne uno e tutte erano in servizio quella notte del 27 giugno e tutte erano in grado di aver visto o sentito qualcosa dagli apparecchi radio o radar, tant'è che alcune di queste furono sentite come testimoni e caddero in diverse contraddizioni e purtroppo... non fecero in tempo a risentirli. Emblematico il suicidio del Maggiore Gian Paolo Totaro, fù trovato impiccato con una corda attaccata ad una sbarra ad un metro, un metro di altezza, oppure il Maresciallo Parisi, chiamato a testimoniare nel settembre 95 caddè in vistose contraddizioni e pertanto richiamato a testimoniare nel gennaio 96, venne trovato impiccato dopo pochi giorni la convocazione. Numeri, strane coincidenze, casualità, il tutto però si può riassumere così: il 27 giugno 1980 i radar e le radio italiane non potevano non captare quello che successe sopra i nostri cieli e pertanto, a prescindere dalle morti sospette, i militari non potevano non sapere quindi sono anch'essi colpevoli, di omertà o di tradimento nei confronti di quelle famiglie che non avrebbero mai più rivisto i loro cari.
Dal 27 giugno 1980, giorno del disastro aereo, al 21 dicembre 1995 ci furono 12 vittime, tutte legate a quella strage, di cui 4 morirono per incidente stradale, 3 di suicidio, 2 di omicidio, 2 morirono nell'incidente della nostra pattuglia acrobatica a Ramstein e 1 in un altro incidente aereo, solamente 1 pare che sia morto per cause naturali e comunque neanche un anno dopo il fatto. Tutte le successive vittime, come dicevo, erano militari tranne uno e tutte erano in servizio quella notte del 27 giugno e tutte erano in grado di aver visto o sentito qualcosa dagli apparecchi radio o radar, tant'è che alcune di queste furono sentite come testimoni e caddero in diverse contraddizioni e purtroppo... non fecero in tempo a risentirli. Emblematico il suicidio del Maggiore Gian Paolo Totaro, fù trovato impiccato con una corda attaccata ad una sbarra ad un metro, un metro di altezza, oppure il Maresciallo Parisi, chiamato a testimoniare nel settembre 95 caddè in vistose contraddizioni e pertanto richiamato a testimoniare nel gennaio 96, venne trovato impiccato dopo pochi giorni la convocazione. Numeri, strane coincidenze, casualità, il tutto però si può riassumere così: il 27 giugno 1980 i radar e le radio italiane non potevano non captare quello che successe sopra i nostri cieli e pertanto, a prescindere dalle morti sospette, i militari non potevano non sapere quindi sono anch'essi colpevoli, di omertà o di tradimento nei confronti di quelle famiglie che non avrebbero mai più rivisto i loro cari.
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