Come, ben sappiamo, il governo Monti in una delle prime decisioni prese
ci fù anche quella di liberalizzare le aperture degli orari dei negozi e sia in orari serali che festivi, il tutto aveva come scopo quello di creare maggiore occupazione, un aumento delle vendite e magari anche un piccolo aumento di stipendio per quelli che ci lavorano. A distanza di pochi mesi posso dire che tutto questo non si è dimostrato per niente positivo per chi ci lavora, e non avevo dubbi sul riguardo. A Ferrara le associazioni di categoria del commercio hanno deciso di disdire le attuali contrattazioni decentrate e di aprire anche in giornate simbolo per i lavoratori, ovvero quelle del primo maggio e del 25 aprile, ma la cosa più grave e scorretta sotto tutti i punti di vista, è il non riconoscimento della maggiorazione domenicale che sarebbe spettata per chi quel giorno era in servizio che fra l'altro si tratta generalmente di 1/26 della paga giornaliera. Inoltre, beffa ulteriore, è l'assunzione di studenti o giovani, applicare contratti "atipici" e conseguentemente aggirare già ora queste piccole maggiorazioni che il commerciante... o meglio, la catena di distribuzione, avrebbe dovuto pagare. E' il classico metodo dei piccoli passi, si è partiti dalle malattie dei dipendenti pubblici e dai loro mancati rinnovi contrattuali, si è passati alla Fiat e alle delocalizzazioni selvagge come quella dell'Omsa per poi arrivare ora a quelli del commercio, chi saranno i prossimi? Forse tu?
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