giovedì 19 aprile 2012

L'oro italiano è "preda" della Troika?

Ultimamente voci insistono sempre più sula vendita totale del nostro oro, a febbraio di questo anno fonti
annunciavano che presto il governo italiano sarebbe stato obbligato a vendere le sue riserve aurifere e poco a poco sembra che stia avvenendo proprio così. Come dicevo, a febbraio, uno dei parlamentari europei più attivi sul fronte anti-politica-europea-della-Germania, ovvero Nigel Farage, rilasciava una intervista al sito nocensura dove spiegava le modalità di azione della Troika nei prossimi mesi e fra le sue dichiarazioni che consiglio di andare a leggere vi era per l'appunto quella della scelta obbligata dell'Italia di vendere il suo oro per cercare di arginare la speculazione finanziaria. Ma non solo lui, parlava di questa possibilità tutt'altro che remota, ma anche trasmissioni televisive come questa ad esempio, come riposta sempre il sito nocensura.com.



Al 31 marzo 2012, le riserve auree italiane sono diminuite di 5.669 miliardi ma dove sono finiti tutti questi lingotti d'oro?
La risposta, stavolta, potrebbe essere molto più semplice di quella che pensiamo, semplicemente c'è stata una svalutazione dell'oro, o almeno così sostiene il sito Icerbergfinanza con l'articolo "L'oro di Bankitalia:  leggende metropolitane dorate, difatti i dati sono pubblici e si trovano sul sito della stessa banca centrale italiana a questo indirizzo, mentre la quotazione in tempo reale ed aggiornata dell'oro si trova qui.
Tirando le somme come dissi già a dicembre 2011, la vendita del nostro oro dovrebbe essere l'ultima risorsa a nostra disposizione, è come vendere gli ori di famiglia... sicuramente molte persone ad alto livello vedrebbero bene i nostri averi nei loro caveau.

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