scopro che in Afghanistan nel 2011 vi è stato un raddoppio della produzione di oppiacei e di un aumento del 43% dei ricavi da questo traffico illecito, ma scusate non eravamo lì per cercare di fermare anche questo bordello? Da questa nazione parte il 90% degli oppiacei di tutto il mondo ed il bello è che non sono solo i talebani a sfruttare questo commercio ma anche l'esercito americano, come avevo già riportato con testimonianze! vedi questo post http://valladan.blogspot.it/2011/12/afghanistan-quando-loppio-e.html
La produzione di oppio in Afghanistan e’ destinata a salire di quasi due terzi quest’anno, con ricavi per gli agricoltori decisamente piu’ alti rispetto alla raccolta dello scorso anno. E’ quanto rileva un rapporto dell’Onu diffuso oggi nel quale si ricorda che l’Afghanistan produce piu’ del 90% degli oppiacei illeciti del mondo e che le coltivazioni proseguono nonostante gli sforzi e i fondi stanziati a livello internazionale per l’eradicazione.
L’indagine annuale, curata dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), precisa che la coltivazione delle colture di papavero ha raggiunto i 131mila ettari nel 2011, 7%in piu’ rispetto al 2010. E la resa delle colture per ettaro ha evidenziato una netta accelerazione rispetto all’anno scorso, tanto che la produzione complessiva potrebbe potenzialmente aumentare del 61% rispetto allo scorso anno.
Il prezzo dell’oppio secco e’ aumentato del 43% rispetto al 2010 e il reddito totale di una azienda agricola e’ destinato ad aumentare del 133% per raggiungere i 1.407 milioni di dollari nel 2011, aggiunge il rapporto.
Circa il 78% delle coltivazioni e’ concentrato nelle province afghane del sud, il cuore della rivolta guidata dai talebani. Un altro 17% e’ prodotto nelle regioni senza legge e remote a sud-ovest, sotto l’influenza della rivolta e fuori dalla portata del governo centrale. ‘Cio’ – evidenzia il rapporto -conferma il legame tra l’insicurezza e la coltivazione di oppio osservati gia’ dal 2007”.
fonte: http://www.unodc.org/unodc/en/drug-trafficking/index.html
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