sabato 26 maggio 2012

Informazione e terremoto

Da alcuni giorni osservo la carta stampata nazionale e le tv nazionali e stò notando un lento
anzi no, veloce, disinteressamento della disgrazia accorsa nelle zone del terremoto. Non ne conosco le vere motivazioni, però ho notato che è così, esempi ne ho, ad esempio parlando con amici e parenti non sapevano che anche le scuole non sono agibili e l'anno scolastico è finito, non sapevano che gli sfollati non sono in tenda per paura solamente del terremoto ma che la loro casa era inagibile e così via. Certo le informazioni comunque girano, però avete notato come in nessun telegiornale, a parte qualche inquadratura veloce, non abbiano mai fatto vedere i campi degli sfollati o raramente siano andati a vedere i luoghi delle fabbriche, case o semplicemente intervistato cittadini normali, a parte i primi giorni ovviamente? Io ho l'idea che questa possa essere una "tattica dei mass-media", guidati ovviamente dalla politica, per farsì che la gente a livello nazionale dica: "Ma si, tutto sommato non è successo niente", è come quando uno va ad acquistare o a vendere la macchina usata, si tende sempre a nascondere i difetti per poi trattare sul prezzo. Ecco questo è il punto, meno rumore meno soldi, tanto rumore tanti soldi e purtroppo temo che sarà sempre così d'ora in poi, se fra noi stessi cederemo alla facile ipocrisia, "tanto è capitato a loro e non a me" e continueremo a tifare ogni domenica per la Juve, per il Milan o l'Inter senza andare oltre al puro aspetto della situazione, tutto finisce nel cesso. Nella palestra del Liceo Morandi vivono a 50 cm uno dall'altro 200 persone,  i letti sono a quella distanza, ed essendo un unico ambiente provate poi ad immaginare come è la situazione, dove bambini anche piccolissimi sono a contatto con anziani che hanno le lacrime agli occhi perchè, in alcuni casi, non potranno più rientrare nelle loro case. Iniziano già le demolizioni controllate, lo sapevate? A Bondeno ad esempio, vi è una ciminiera che è stata abbattuta, a Finale Emilia vi è una mega-casa in centro, tipo ville del Brenta per intenderci, dove anche lì si dovrà procedere con la demolizione, senza parlare poi delle fabbriche. A Mirandola l'intero tessuto produttivo, COSTRUITO FRA L'ALTRO RECENTEMENTE, è crollato, poche sono le fabbriche rimaste indenni, l'intera economia è collassata. La gente è composta, silenziosa e laboriosa, meriterebbe più rispetto da parte della collettività, che fondamentalmente non ha colpe perchè tenuta all'oscuro.

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