lunedì 25 giugno 2012

Robert Kennedy, 18 marzo 1968, il discorso sul PIL

Mai come la famiglia Kennedy ha pagato un prezzo così altissimo per le proprie idee, democratiche ed assolutamente sociali. Il Presidente John Fitgerald Kennedy, ucciso a Dallas il 22 novembre 1963, perchè andò
contro le gerarchie di potere degli apparati di allora, mafia, servizi segreti, militari (erano gli anni di tensione con l'Unione Sovietica) e i Repubblicani, aveva idee che in quel periodo erano troppo "comuniste" e fù così che venne ucciso dopo soli 2 anni di mandato. Ma la famiglia Kennedy era "troppo avanti" per quel periodo, era lungimirante, era in linea con principi che ancora oggi non troviamo in nessun politico mondiale, nessuno come loro ha quel coraggio necessario per cambiare il mondo. Robert Kennedy, alla morte del fratello, si candidò anch'esso e complice anche il nome che portava in poco tempo riusci ad ottenere molti consensi. Purtroppo le sue idee e la sua fama erano diventate talmente "potenti" e "pericolose" per gli stessi nemici che avevano ucciso il fratello che purtroppo prima ancora che potesse eletto venne ucciso anch'esso, non fini nemmeno le primarie. L'assassinio, ovviamente anch'esso manipolato, avvenne nella notte del 5 giugno 1968, anche qui dopo che 3 mesi prima tenne questo discorso sul PIL nell'Università del Kansas, era il 18 marzo 1968, un nuovo Kennedy parlava di un nuovo modo di governare, ascoltatelo è quanto mai attuale il discorso.

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