martedì 18 dicembre 2012

Le cose reali della vita.

Prendo spunto da questo episodio, "Crolla il soffitto, due maestre e due alunni feriti" per iniziare questo post un pò più anomalo del solito.
Anomalo perchè è anche un piccolo sfogo, una piccola preoccupazione, ansia o più semplicemente disagio che ho avvertito nella giornata di sabato, vi spiego il perchè. Come ben sapranno in molti che mi leggono qui e su facebook, il 2012 per l'Emilia Romagna e sopratutto per la provincia di Modena è stato realmente un anno funesto per via del terremoto. Ora, ma non da tanto, lavoro nei cosiddetti "moduli abitativi" ma all'inizio eravamo all'aperto, poi sono passato sotto una tenda e poco prima che ci fossimo trasferiti "dentro" ho fatto un pò di container e per mia fortuna questo processo lo vissuto solamente come lavoro. Ma cosa c'entra tutto questo? Sabato mattina, assieme a mia figlia più grande, siamo andati agli Open day di una scuola elementare vicino a casa mia ed ho ascoltato la presentazione, interessante, dei moduli didattici, dell'organizzazione della scuola e così via. Ma, io, mentre altri chiedevano, se c'era la palestra, se veniva fatta religione assieme agli arabi "!?", se il mangiare lo portavano o la cucina era interna, o che materie ci fossero, io, guardavo sempre i muri ed il soffitto... Non perchè fossi distratto, ma non facevo che pensare a quella struttura che potenzialmente avrebbe ospitato mia figlia per i prossimi 5 anni. Forse esagero, sarò diventato fissato o paranoico, ma leggere che le scuole italiane, purtroppo hanno problemi del genere, un pò mi spaventa. Io non sò, ma vedere come poco si investa in strutture più sicure per gli studenti a me la cosa preoccupa. Difatti, incidenti strutturali accadono ormai frequentemente, come riportano le cronache, e sapere che a Mirandola se il terremoto fosse avvenuto in una giornata normale e non di domenica mattina....dove un istituto è crollato... non mi fà stare certamente tanto tranquillo.

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