Richard Clarke è stata una delle persone più importanti e potenti del mondo, era il capo dell'anti-terrorismo in America negli anni che vanno dal 1992 al 2003, quindi è rimasto in carica sia con i democratici di Clinton che con i repubblicani di George H. W. Bush, il padre non il figlio. Sostanzialmente una carriera dedicata alla nazione, occupò diverse cariche con diverse responsabilità fino ad arrivare appunto al 2003. Ma cosa successe per interrompere una carriera così folgorante? Clarke nel 2004 raccontò come la CIA già prima dell'11 settembre 2001 era a conoscenza di almeno 2 dei terroristi di Al-Qaeda che successivamente colpirono le torri gemelle sul territorio americano, tant'è che questi furono avvicinati dal servizio segreto americano per cercare di reclutarle per infiltrarle successivamente nell'organizzazione criminale, ma senza riuscirci, e questa notizia di fondamentale importanza per la nazione fu taciuta e non venne passata all'antiterrorismo dove, appunto, c'era Richard. Clarke nel frattempo era a conoscenza che comunque qualcosa di grosso stava per succedere, tant'è che nei mesi precedenti all'attentato chiese diverse volte udienza alla Casa Bianca per conferire di questo pericolo, ottenne di essere ricevuto solo nell'aprile e neanche dai Direttori della Cia, della Difesa o dal Presidente Americano, ma solamente dai vice. In quell'occasione espose il problema Al-Qaeda e dell'imminente attentato ma gli fù risposto di concentrarsi sullo scudo stellare e sull'Iraq, vi ricordo che siamo mesi prima dell'attentato... e che c'entrava l'Iraq allora? Quindi, la guerra in Iraq si stava già programmando prima della distruzione delle torri gemelle? Stà di fatto che nessuno lo ascoltò, nessuno gli comunico che c'erano terroristi attivi nello stato e anche se non ha le prove, come dice lui, c'è stata intenzionalità nel negargli queste informazioni, tant'è che la guerra in Iraq fù per lui un grossissimo errore. Successivamente nelle riunioni organizzative per la guerra a Saddam quando Bush chiedeva di trovare delle prove sulla responsabilità del dittatore iracheno nella strage di New York, lui come altri più volte comunicarono che Saddam Hussein non era responsabile dell'attentato e quando gli fù risposto dal consigliere della sicurezza nazionale ad un ennesimo rapporto negatico, "risposta sbagliata... riprovate", comincio in lui la voglia di abbandonare il ruolo ricoperto, cosa che fece esattamente dopo l'entrata in guerra con l'Iraq. Una delle sue frasi è "Potevano trovare quegli stronzi. Non ho nessun dubbio. Usavano le carte di credito con i loro nomi. Potevamo prenderli in 24 ore".
E' una classica citazione che tutti noi prima o poi hanno detto o pensato. Ecco questo blog ha l'intento di cercare di creare, per quanto possibile, il classico bar di provincia dove alla sera si ritrovano gli amici che seduti davanti ad un bel bicchiere di vino parlano delle loro idee, passioni e perchè no... avventure!
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venerdì 12 agosto 2011
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