Questo post è stato scritto ieri sera, l'attualità sembrerebbe mutare tutto ma l'obiettivo di fondo è un ragionamento che spero sia condivisibile con la maggior parte di voi, se avrete voglia e tempo leggetelo tutto. Il giorno 23 agosto 2011 Bossi annuncia: "No ad ogni intervento sulle pensioni", analoghe dichiarazioni da tutta la lega, il PDL nel frattempo cerca di manovrare per togliere la supertassa e alzare l'iva, Tremonti cerca di non sopperire a tutto questo "fuoco incrociato", risultato allo stato attuale... si toccano le pensioni e viene tolta la tassa di solidarietà e si promette di fare di più nel campo dell'evasione fiscale. Non entro nel merito della questione, d'altronde mi sono già espresso parecchie volte e sempre in senso negativo, l'economia gira se la gente ha la "pila" se sono anni che tirano la cinghia hai ben poco da sperare.
Comunque l'argomento che mi permetto di farvi osservare è l'età pensionabile, molti di noi sapranno che allo stato attuale la pensione si ottiene con 40 di contributi o con i 65 anni che si alzeranno via via con le riforme fatte negli anni addietro, fino ad arrivare ai 70 e oltre. Ho semplificato molto, ma ho cercato di schematizzare la cosa, se vi interessa maggiormente l'argomento vi rimando a questo link e a questo. Ora, mi è capitato di osservare in questi giorni di estremo caldo e disagio alcuni operai che stavano sistemando la strada davanti al mio posto di lavoro, c'erano 40 gradi fuori e stavano asfaltando, ma non solo un giorno ma per diversi giorni, ho pensato: "Ma quelli ci arriveranno mai a 65 anni?". Successivamente ho pensato ad altri lavoratori di diversi settori, ma ve lo immaginate un carabiniere o poliziotto rincorrere a 50 e passa anni un ventenne? Gli viene l'infarto! Oppure ad un infermiere a 60 e passa anni nel turno di notte, l'operaio alla catena di montaggio, l'edile sul tetto e chissà quanti altri lavori usuranti. Ho fatto delle ricerche ed ho scoperto che la vita media, ascoltate bene, la vita media di una persona che ha un titolo di studio "inferiore", medie o elementari è all'incirca di 7/8 anni in meno di un laureato! La ricerca è stata fatta dalla Bocconi e non dalla CGIL vi rimando alla fonte della notizia, d'altronde se ci soffermiamo maggiormente e pensiamo all'operaio che lavora su un tetto, a 60 e passa anni gli basterà un capogiro da cervicale o da labirintite per cadere, o l'operaio alla catena di montaggio, insomma il rischio concreto è che ci sia con gli anni avvenire uno spostamento della spesa dalle pensioni alla spesa per le invalidità, dall'INPS all'Inail in sostanza, quand'anche ci arrivassero all'infortunio. Il rischio concreto è che si l'aspettativa di vita è mediamente più lunga, ma non per tutti, sarebbe più giusto un ricalibrazione in base alla tipologia di lavoro. Se poi pensiamo che vogliono toccare anche la reversibilità, l'accompagnamento e altre forme di assistenza alla persona rischiamo realmente che tutto quello che hai versato nei tuoi anni lavorativi se li godi poi lo stato. Dopo aver letto di questa ricerca mi sono messo in moto per cercare dei dati e li ho trovati, li rendo a voi, questo è il link dove scaricare il file, sono tre file excel aprite il file tavole Cap2 e andate al foglio excel 2.8 e successivi. Ma quanta roba!? ;-) tutto il lavoro statistico non l'ho fatto io ma è disponibile on-line al sito dell'ISTAT
Comunque l'argomento che mi permetto di farvi osservare è l'età pensionabile, molti di noi sapranno che allo stato attuale la pensione si ottiene con 40 di contributi o con i 65 anni che si alzeranno via via con le riforme fatte negli anni addietro, fino ad arrivare ai 70 e oltre. Ho semplificato molto, ma ho cercato di schematizzare la cosa, se vi interessa maggiormente l'argomento vi rimando a questo link e a questo. Ora, mi è capitato di osservare in questi giorni di estremo caldo e disagio alcuni operai che stavano sistemando la strada davanti al mio posto di lavoro, c'erano 40 gradi fuori e stavano asfaltando, ma non solo un giorno ma per diversi giorni, ho pensato: "Ma quelli ci arriveranno mai a 65 anni?". Successivamente ho pensato ad altri lavoratori di diversi settori, ma ve lo immaginate un carabiniere o poliziotto rincorrere a 50 e passa anni un ventenne? Gli viene l'infarto! Oppure ad un infermiere a 60 e passa anni nel turno di notte, l'operaio alla catena di montaggio, l'edile sul tetto e chissà quanti altri lavori usuranti. Ho fatto delle ricerche ed ho scoperto che la vita media, ascoltate bene, la vita media di una persona che ha un titolo di studio "inferiore", medie o elementari è all'incirca di 7/8 anni in meno di un laureato! La ricerca è stata fatta dalla Bocconi e non dalla CGIL vi rimando alla fonte della notizia, d'altronde se ci soffermiamo maggiormente e pensiamo all'operaio che lavora su un tetto, a 60 e passa anni gli basterà un capogiro da cervicale o da labirintite per cadere, o l'operaio alla catena di montaggio, insomma il rischio concreto è che ci sia con gli anni avvenire uno spostamento della spesa dalle pensioni alla spesa per le invalidità, dall'INPS all'Inail in sostanza, quand'anche ci arrivassero all'infortunio. Il rischio concreto è che si l'aspettativa di vita è mediamente più lunga, ma non per tutti, sarebbe più giusto un ricalibrazione in base alla tipologia di lavoro. Se poi pensiamo che vogliono toccare anche la reversibilità, l'accompagnamento e altre forme di assistenza alla persona rischiamo realmente che tutto quello che hai versato nei tuoi anni lavorativi se li godi poi lo stato. Dopo aver letto di questa ricerca mi sono messo in moto per cercare dei dati e li ho trovati, li rendo a voi, questo è il link dove scaricare il file, sono tre file excel aprite il file tavole Cap2 e andate al foglio excel 2.8 e successivi. Ma quanta roba!? ;-) tutto il lavoro statistico non l'ho fatto io ma è disponibile on-line al sito dell'ISTAT
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