mercoledì 12 ottobre 2011

In aiuto dei Pech

"E' incredibile, è già autunno inoltrato ed è ancora caldo! Ma come può essere?"

dice ad alta voce Brego, "Non ti lamentare Avanir, stiamo salendo di quota ed in teoria ci dovrebbero essere meno di 5 gradi, quindi il fatto che ci sia il sole e sia bello non può altro che farci piacere, o vorresti morire assiderato quassù... ah già... hai la spada magica." Il gruppo era partito dal villaggio minerario giorni prima e stava proseguendo per un sentiero che ipoteticamente l'avrebbe portato verso la famosa popolazione di cui il Signore della Sapienza aveva chiesto di andare a trovare ed ad investigare sulla loro esistenza e sull'eventuale rischio di un confronto con la razza umana, sempre più abbondantemente presente nella valle. Durante il percorso si erano imbattuti in diversi pericoli, addirittura un ciclope li avevi attaccati, ma con sommo coraggio ed astuzia (si fecero invisibili e scapparono) riuscirono ad evitarlo e a proseguire il loro viaggio. Poi trovarono un lago misterioso, segnalato su una mappa che era in loro possesso altrettanto misteriosa e vecchia con scritte in un linguaggio arcaico dove veniva indicato come in fondo allo specchio d'acqua ci fosse un tesoro enorme, ovviamente si fecero tentativi per cercarlo e recuperarlo, fortunatamente anche lì i tentativi andarono a vuoto...uhm perchè fortunatamente? Beh ci può essere secondo voi un tesoro in un racconto fantasy che non sia difeso da mostri? Ovviamente no e anche questo era protetto da un tartarugone gigante che  sconfiggerlo era pressochè impossibile, specie se i nostri eroi erano obbligati a combattere nell'acqua del lago a temperature bassissime. "Comunque non c'è la faccio più, dai fermiamoci qui e facciamo il campo", "Avanir, dai ancora un pò, cerchiamo almeno un luogo riparato per la notte, qui siamo esposti sul lato della montagna inoltre..." "Silenzio!!!!" grido Elladan "Vedo qualcuno arrivare dal sentiero sopra di noi, giù tutti nascosti" , "Invisibilità di massa, Brego" disse immediatamente Valladan, che per l'occasione era il leader del gruppo. "Elladan, tu che eri davanti a noi rimani fuori dalla cappa, probabilmente potrebbe averti visto" "Ok" rispose l'elfo. Dopo qualche minuto arrivò una creatura che assomigliava ad una donna nell'aspetto ma che però anche se ricordava le sembianze umane certamente non lo era, anzi sembrava assomigliare alla descrizione fattaci dal Signore della Sapienza a riguardo della famosa popolazione degli Irazi. "Salve, ma dove sono i tuoi amici?" ...Beccati... Simulando l'ascensione del sentiero piano piano sbucammo fuori dalla cappa di invisibilità. "Eccoci", disse Eorl notando nel frattempo la similitudine con gli Irazi, anche se, a dire il vero, le mancavano le ali che permettevano a questa razza di librarsi in volo. "Mi presento, mi chiamo Turiel e vengo da una valle qui vicina e sono alla ricerca di aiuto, la mia popolazione è in pericolo". to be continued

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