lunedì 2 luglio 2012

Golpe nel Paraguay

Venti di guerra fredda nel Sud America
Non bastano gli interventi più o meno velati da parte degli USA nei confronti del Venezuela e di altri stati del sud del continente americano, ma addirittura si arriva al tentativo di un golpe nel Paraguay. La storia in breve è questa, un governo filo-americano e conservatore ha governato per decenni fino al 2008, quando per la prima volta in quell'anno vinse un candidato di sinistra, un certo Fernando Lugo ex-vescovo, e da quel momento le attività all'interno di quel paese si mostrarono da subito complicate per gli americani del nord. Infatti la corrente rappresentata dall'ex-sacerdote era ispirata alla sinistra di Lula e di tanti altri paesi sud-americani e considerando che fino a qualche decennio fà quella zona era considerata il giardino di casa degli Stati Uniti, vedi tutti i dittatori da Pinochet in Cile ad Hugo Banzer in Paraguay appunto, il regime militare in Argentina agli yankees la cosa non va giù. E come fare? L'opportunità si presenta quando il 16 giugno 2012 venne mandata la polizia a sfrattare gli occupanti della fattoria Morumbi, di proprietà del ricco imprenditore  e politico Riquelme Blas. La polizia nell'avvicinarsi venne presa di mira da cecchini dotati di proiettili perforanti in grado di trapassare i giubbotti antiproiettile e da subito vennero uccisi il capo della polizia ed il suo vice, a quel punto, anche se l'ordine era di evitare la forza, ne nacque uno scontro a fuoco pesantissimo nel quale morirono altre 11 persone, per lo più civili. Questa triste operazione venne chiamata la strage di Curugaty. Il Presidente fù messo sotto accusa da tutto il Senato per la cattiva gestione della situazione ed il 22 giugno di quest'anno si dimise, lasciando l'incarico al suo vice, e con le sue dimissioni, probabilmente, è la fine di un governo di sinistra nello Stato del Paraguay, la fine di un sogno di un ex-vescovo libertino che camminava al fianco dei poveri e dei contadini.

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