martedì 16 agosto 2011

Cercasi 250.000 €

Sembra un classico annuncio che si usa solitamente quando si vuole vendere o si cerca di acquistare qualcosa, l'unica differenza oggettivamente è il bene di riferimento, sono i soldi. Ho letto da diverse fonti, la prima dove ho visto qualcosa è questa, che l'Italia e nello specifico l'INAF - Osservatorio Astronomico di Capodimonte ha progettato e realizzato, tutto internamente compreso il software con l'unica eccezzione della sola ottica (ditta russa), un telescopio per l'osservazione del "visibile". Dopo diverse vicissitudini si è giunti alla conclusione del telescopio e la sua messa in funzione che ha dimostrato che il lavoro svolto dal nostro istituto è stato sensazionale, infatti con un'ottica da 268 megapixel è in grado di effettuare foto e osservazioni che finora non erano mai state fatte, le prime immagini per testare il telescopio sono andate ben oltre alle più felice aspettative. Queste osservazioni, a detta dei responsabili del centro ricerca, sarebbero in grado di osservare con molta più scrupolosità la materia oscura e l'evoluzione delle galassie, nebulose e tanto altro ancora, tant'è che la mole di dati che il telescopio produce è talmente elevata che sono necessari parecchie persone e computer per analizzare il tutto... ed è qui che ora viene il bello... hanno tagliato i 250.000 € per anno che servirebbero come spese vive per mantenere questo gioiello tecnico. Infatti il telescopio per forza di cose si trova in Cile, in una regione ideale per questo tipo di osservazioni e i soldi servirebbero per il trasferimento del personale e per le necessarie operazioni di manutenzione agli apparati informatici. Il fatto è che tutte queste "foto", "osservazioni" "appartengono" per un anno all'Italia, dopodichè passato questo termine diventerebbero ad uso pubblico e quindi ricercatori di altri stati godrebbero del lavoro fatto da noi "a gratis" mentre ora sono in fila per chiederci di poter utilizzare questo stupendo "attrezzo". Questo è il classico esempio di come Tremonti, Gelmini, Brunetta, Sacconi & C. sappiano fare il loro lavoro.

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