lunedì 5 settembre 2011

Il perchè di uno sciopero

Domani ci sarà lo sciopero generale indetto dalla CGIL, delle tre confederazioni sindacali più grosse è l'unica che ultimamente sta indicendo parecchi scioperi. Perchè solo lei è la prima domanda che mi pongo, perchè CISL e UIL negli ultimi tre anni non hanno indetto scioperi o manifestazioni importanti, l'ultima che io ricordi risale al 30 ottobre 2008 dove a fronte dello scempio nei confronti dell'istruzione i tre sindacati uniti indissero uno sciopero che ebbe un successo notevole, milioni di manifestanti giunsero a Roma (io c'ero e lo sò) e bloccarono a quel tempo la "riforma Gelmini". Purtroppo dopo quell'occasione il governo decise di adottare la tattica del "Divide et Impera" e fù così che CISL e UIL si separarono di fatto dalla CGIL nelle manifestazioni successive.Ma come mai funzionò così bene?
Beh tutta la legislazione a livello sindacale che venne fatta successivamente era incentrata sullo smantellare i sindacati e le rappresentanze sindacali che non firmavano accordi aziendali, come ad esempio nel caso della Fiat, e quindi dare pieni poteri solamente a chi li avesse firmati e di fatto ad escludere la CGIL che su questi accordi aveva parecchio da ridire e poi i dirigenti sindacali CISL e UIL vennero ricompensati e di fatto "ingabbiati" nelle scelte del governo. Ad esempio, Angeletti (UIL)  siede come consigliere di indirizzo nella Fondazione Craxi, assieme a Brunetta, Sacconi, Frattini, De Michelis, Castro e tanti altri dell'area PDL, Bonanni invece ha un rapporto di amicizia con Sacconi. In Italia è sempre così, l'interesse generale viene messo da parte quando ci sono interessi privati, specie fra personalità di peso, ma torniamo a domani, perchè? Perchè io vorrei che mia figlia quando sarà grande possa essere tutelata e avere la possibilità di trovare un lavoro come ho fatto io, perchè un giorno non venga da me il capo e mi dica: "tu adesso o lavori in nero o ti licenzio" (a me è capitato anni fà), perchè un lavoratore che venga obbligato a lavorare durante le festività venga retribuito maggiormente (in certi centri commerciali, le domeniche non vengono pagate con la maggiorazione) e tanti altri. In altri post precedenti ho già detto che lo scopo attuale è quello di produrre a basso costo, vendere a prezzi più bassi e cosi via, però... a nessuno viene in mente che è per questo che ci ritroviamo con le braghe in mano ora? Se la maggioranza della gente a malapena riesce a raggiungere la fine del mese, come si può pensare che acquisti la macchina, i vestiti, o altri generi? Noi, inteso come italiani, dobbiamo cominciare a pretendere dai nostri politici, dai nostri dirigenti maggiore potere, non svendere quello che ora abbiamo, capisco che ognuno di noi ha paura, ma è proprio per questo che stiamo peggiorando, nessuno si confronta, tutti taciamo. Vorrei sapere se i dirigenti o i capi si sono ridotti gli stipendi o i benefit, io direi di no (l'ACLI comunica che al giorno la differenza media tra operaio e dirigente è di 365€!) e perchè allora solo noi? Perchè attaccare l'art. 18, unica arma del dipendente per non rimanere un numero nell'azienda? E' questa la soluzione? Una volta che siamo diventati tutti precari, perchè è questo che si vuole, chi riuscirà ad acquistare la casa, farsi una famiglia o permettersi delle ferie? Provate a chiedere quei ragazzi che oggi sono a casa alla ricerca di un lavoro, sotto i 30 anni 1 SU 3 è disoccupato! Stiamo nascondendo la testa come gli struzzi, negli anni del dopoguerra sono state fatte lotte senza quartiere per avere dei diritti e noi nell'arco di 3, dico 3 anni c'è li lasciamo scappare, ma una volta persi non pensate che poi ritornino. Basta. Fate quello che volete ma domani c'è uno sciopero e se credete che stare al lavoro sia la soluzione migliore... beh chiedetevi perchè in Cina non fanno mai sciopero.

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