martedì 20 settembre 2011

Presa diretta

Il titolo non riguarda la meccanica, ma molto più banalmente la trasmissione domenicale che c'è su Rai 3 alla sera. E' un programma che fà parte di quel filone giornalistico di indagine sulla scia di Report e che, almeno a me, crea ansia, ovviamente non nel senso più stretto del termine ma nella capacità di creare incazzature talmente grosse che quando poi ti corichi nel letto ti vengono gli incubi. E chi te lo fa fare, direste voi... effettivamente a pensarci bene cosa me ne viene da tutto ciò?
Niente, assolutamente niente, però... una lucina che è dentro la mia testa (forse l'unica) mi crea curiosità, interesse, mi fà agire in modo contrario a quello che si può definire menefreghismo perchè nel nascondere la testa o disinteressarsi dell'attualità non fa altro che fare il loro gioco e per loro intendo dire i politici. Proprio in questi giorni abbiamo avuto due "passaggi di consegne" se così possiamo dire, ovvero da Umberto a Renzo Bossi e da Antonio a Cristiano Di Pietro, nulla di male se fossero monarchi ma essendo politici, in teoria dovrebbero essere eletti dal popolo.... Comunque, domenica sera nella prima puntata, Riccardo Iacona ha affrontato il problema della crisi economica in Italia, un disastro, l'economia intendo. La Sardegna in ginocchio, fabbriche chiuse, turismo che quest'anno per colpa del caro biglietto ha perso oltre il 30% delle presenze rispetto agli altri anni, una regione segnata, poi dall'altra parte invece nel nord-est ci sono come contraltare le due facce del veneto produttivo, quello dell'evasione a tutti i livelli e quello dei suicidi degli artigiani o piccoli imprenditori che LAVORANDO ONESTAMENTE A DIFFERENZA DI QUELLI DI PRIMA che purtroppo non riescono a "rimanere a galla" e falliscono, e fallire, per persone oneste, diventa una sofferenza troppo grande. Se l'evasione è la scusa per campare è anche vero che da 10 anni a questa parte una vera lotta all'evasione o alla "stecca" non si è mai fatta, se poi pensiamo alle pene previste per tali reati lasciamo perdere. Cari amici leghisti, ve lo dico col cuore, è inutile che pensiate alla secessione perchè non ha senso ai giorni nostri, guardate piuttosto in casa vostra e controllate se voi per primi siete onesti con voi stessi. La contraddizione italiana è tutta qui, al nord, dove fabbriche che evadono, uccidono le altre persone oneste e dove stà la differenza? Una rispetta le regole, giuste o sbagliate che siano, le altre no, e poi... dal 2001 al 2006 c'eravate voi e dal 2008 ad oggi ci siete ancora voi, chi aveva il potere di aggiustare le cose? Invece di gridare sempre "secessione!!!" o "Roma ladrona" cominciate, mi riferisco ai politici leghisti, a rimboccarvi le maniche e a lavorare veramente per il vostro, nostro nord, perchè se l'economia gira qui da noi, automaticamente gira dappertutto.

Nessun commento:

Posta un commento