martedì 8 maggio 2012

Le origini di Mario Monti






Era il 2004, Mario Monti era commissario alla UE per l'Antitrust e, come tutti sappiamo, riusci a comminare una grossa multa alla Microsoft per posizione dominante sul mercato e sfruttando appunto questa situazione, per aver inserito nel sistema operativo programmi complementari come Windows Media Player e Explorer, ma forse non tutti sanno che

già nel 1981 l'allora sconosciuto Mario presento a Paolo Baffi, l'allora Direttore Generale di Bank-Italia un piano di finanziamento consistente nelle emissioni di titoli di stato a lungo termine, di 5 o 7 anni, nel quale il rendimento fosse determinato dal mercato. Questa proposta a detta di Monti avrebbe garantito ad un costo relativamente maggiore dell'uno o del 2 per cento in più una maggior flessibilità nel lungo periodo per la programmazione delle spese pubbliche. La proposta venne accettata e da quel momento in poi il deficit aumentò a dismisura, come si può vedere da questo documento, rintracciabile nel sito dell'Università della Bicocca di Milano. Sono anni bui, l'economia italiana inizia, ma non solo per questo ovviamente, a rincorrere i tassi di interesse, arrivano gli anni 90 e nel Governo Andreotti viene richiamato come consulente per il Ministero del Bilancio, allora presieduto da Pomicino, per cercare di tamponare la situazione. Non vi riusci e probabilmente non fù neanche colpa sua, ma certamente sotto la sua "consulenza" il debito pubblico esplose nuovamente e si arrivò ad un fatidico 120% come rapporto deficit/pil nel governo successivo, quello di Amato (come oggi in sostanza, che porti sfiga?), furono gli anni di altre manovre piene di sangue. Aggiungo un'ultima cosa, la squadra di Monti di allora è la stessain buona parte che attualmente è al comando nei posti chiave..."In quell'avventura lontana Monti era in buona compagnia: con lui, nella task force economica del Bilancio coordinata da Paolo Savona, c'erano Antonio Pedone, Mario Arcelli e l'attuale capo del servizio studi di Bankitalia, Giancarlo Morcaldo".


Ah... un'ulteriore precisazione. Di queste avventure nei meandri economici italiani difficilmente troverete traccia nei sui curriculum ufficiali, quello della Bocconi non ne fa traccia e nemmeno sul profilo del Governo se ne trova traccia.

Nota: I riferimenti per questo articolo non sono stati presi da un sito comunista o da uno leghista... ma direttamente da un giornale finanziario, Italia Oggi.

ecco il primo link ed il secondo.



1 commento:

  1. C'è da dire anche che proprio nel 1981 Andreatta (allora ministro del Tesoro) sancì la separazione dea Ministero del Tesoro e Banca d'Italia, annullando la legge per cui Bankitalia acquistava automaticamente i titoli non collocati sul mercato.

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