venerdì 17 giugno 2011

Due storie di vita.

Oggi i giornali propongono due storie che a parte i diretti interessati purtroppo finiranno nel dimenticatoio. Io però vorrei metterle un attimo in risalto, non per l'atrocità o chissà per quali motivi, ma per riflettere, riflettere su quello che stiamo diventando, tutti noi, me compreso. La prima, una donna muore in macchina in pieno centro cittadino e ad un semaforo e nessuno se ne accorge! Solo dopo 10 ore la polizia allertata dai familiari trova la signora, solo...10 ore. La seconda, una coppia in grave difficoltà economica, sfrattata da un albergo perchè non riceveva più i soldi dalla curia, la donna perde un figlio all'ottavo mese per distacco della placenta. Ottavo mese, è il bello che nel frattempo il marito aveva trovato lavoro e forse con un pizzico di aiuto in più avrebbe trovato un appartamento in cui viverci. Non entro nel merito del perchè, non voglio cercare di incolpare qualcuno, l'albergatore, la curia, l'ospedale oppure nel primo caso la gente che abita o lavora nei pressi di quell'incrocio e non si pone la domanda del perchè una signora anziana parcheggia male l'auto e rimane distesa in macchina per 10 ore... 10 ore... e che poi la cosa divertente è che sarebbe rimasta lì altro tempo se non fosse stato che i familiari la stavano cercando! Ma dove stiamo andando a finire? Basta con il nostro egoismo, basta con dire che non sono affari nostri, perchè poi, non dobbiamo lamentarci se quando abbiamo bisogno di aiuto qualcuno si gira dall'altra parte. Pensateci e fermatevi ad ascoltare il cuore, se lo avete ancora.
Una buona notizia è questa

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