sabato 11 giugno 2011

L'erba del vicino è sempre più verde.

Faccio una premessa, scontata ma necessaria. Come sottolineo nel titolo l’erba del vicino è sempre più verde, questa metafora mi serve per parlare dei dipendenti pubblici dove in base all’ultimo articolo sembrerebbe che stiano godendo di ottima salute economica nonostante il periodo e l’affanno del settore privato. Nell’articolo che analizza il rapporto annuale di Bankitalia, parla di aumenti del 22,47% negli ultimi 8 anni, ma chi l’ha visto quest’ aumento? Nella pubblica amministrazione, quando fanno queste statistiche, fanno di tutta un’erba un fascio, gli enti pubblici sono i più disparati, dai ministeri ai comuni, dal servizio sanitario alla scuola, dai diplomatici ai giudici e questo vuol dire passare dal bidello al diplomatico che và alla Casa Bianca. Quindi l’informazione che ne esce è veramente penosa e incompleta, anche perché, in molti comparti come ad esempio quello scolastico, il contratto è scaduto alla fine del 2009 e fino al 2014 non se ne parla di uno nuovo, perché Tremonti e compagnia bella hanno bloccato i rinnovi. A mio parere questi aumenti sono soprattutto da riferirsi alle alte sfere del pubblico impiego perché nelle mie tasche non ci sono sicuramente arrivati. Faccio esempi, in allegato al post c’è una tabella riassuntiva delle remunerazioni in ambito scolastico del personale docente e non, gli aumenti come vedete vanno dal 20,74% al 24,53% in 10 anni pari al 2,5% massimo per anno!!!! Altro fattore da tener conto è la cifra di partenza, ovvero un assistente amministrativo, un impiegato che fa stipendi, contratti, assunzioni, 770, dichiarazioni IRAP e tanto altro prende come stipendio base lordo 1.450€ tolto il 30% di tasse rimangono 1.015€. Per carità non è quello tra i più bassi però non è neanche che al giorno d’oggi si possa andar a mangiare pesce tutte le settimane. A fine carriera lo stesso lavoratore prenderà 1.357€ ovvero 350€ in più dopo 30 anni di servizio…ed è qui la differenza con il privato, se all’inizio lo stipendio non è tanto dissimile poi con gli anni la differenza diventa sempre più netta. Voi direte “beh sotto lo stato non si viene licenziati” eh eh eh eccovi l’ennesima tabella nel prossimo anno scolastico il personale ata tagliato sarà di 14.166 posti in meno che si vanno ad aggiungere ai circa 20.000 docenti. Che cifrette… questi sono supplenti che non avranno più un contratto, supplenti che a volte hanno anche 10 anni di servizio nella scuola, è gente che da un momento all’altro sarà senza lavoro e senza quei “cuscinetti” che nel privato esistono, come la mobilità o la cassa integrazione, sono a casa punto e basta! In poche parole PRECARI.

Nessun commento:

Posta un commento