giovedì 10 novembre 2011

2012: La fine del mondo? Iran e Israele ad un passo dalla guerra

Per il momento è solo un'ipotesi, oppure no?
I Maya sostengono che in base al loro calendario la fine del mondo avverrà il 21 dicembre del 2012 ma cosa c'è di vero? Nessuno lo sà con certezza, ma di certo il prossimo anno c'è il rischio che si scateni una guerra, una guerra che probabilmente potrà arrivare a toccare molti stati del globo, ma procediamo con ordine.
Qualche giorno fà, caccia israeliani si sono addestrati sui cieli della Sardegna e la cosa non è passata inosservata anche perchè la distanza che separa l'isola con Israele è notevole e, potrà essere un caso, ma indicativamente è la stessa distanza che c'è fra la nazione ebraica e l'Iran. Attualmente l'Aiea, l'organizzazione ONU che si occupa dell'energia atomica, ha calcolato che lo stato iraniano dispone di materiale militare nucleare e che stia già procedendo con la messa in sicurezza in luoghi segreti e sotterranei  e considerando che il Presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad è sempre stato contro lo stato israeliano ed è un dittatore è facilmente intuibile che se gli prospettasse l'occasione di usare l'atomica contro questo nazione non ci penserebbe due volte. Così come due volte non ci penserebbero gli stessi israeliani ad attaccare per primi se avessero altrettante possibilità, ed ecco che nel contesto si iniziano a "provare" gli armamenti, gli iraniani testano il nuovo missile  in grado di trasportare testate atomiche e di arrivare oltre i 2.000 km di gittata e quindi di arrivare in territorio giudaico, stessa cosa stà facendo Israele, insomma questi sono preparativi belli e buoni per una guerra. Ma l'America e gli altri stati cosa stanno facendo? Bella domanda... le ipotesi che metterò sul tavolo hanno della fantapolitica, e spero di sbagliarmi, però la faccenda presa in un contesto più ampio, dalla crisi economica alla primavera araba  non è molto rassicurante, partiamo dalla primavera araba. Ormai è risaputo che, in Libia, la Nato oltre che intervenire con aerei ha mandato anche soldati di terracompresi gli italiani, e l'intervento, probabilmente, è stato pianificato da tempo, come scritto da me, ma anche dalla casa editrice Arianna, tra l'altro specificando tutti i riferimenti del caso. Quindi, riassumendo, il nord Africa è in fiamme, le nazioni amiche dei palestinesi sono momentaneamente fuori combattimento, non hanno una leadership, Libia, Egitto e Siria hanno problemi interni e non sarebbero in grado di intervenire militarmente in un altro stato, pertanto Israele da questo punto di vista è tranquillo e quindi, guarda caso, dopo la morte di Gheddafi, iniziano le manovre militari sia da una parte che dall'altra. Nel frattempo Obama annuncia il ritiro dall'Iraq, entro l'anno, delle truppe USA ma di fatto avviene un riposizionamento di esse in territorio Kuwaitiano, insomma un "fermino" in caso di bisogno, teniamo presente inoltre che nella zona c'è già la famosa V Flotta USA e nei siti d'intelligence "specializzati" oramai la problematica guerra Iran-Israele è quasi cosa fatta. E la Cina nel frattempo cosa fà? Beh... intessa rapporti economici e militari con l'Iran da parecchi decenni per giunta, anzi, il paese del Golfo Persico è il suo principale fornitore di petrolio, quindi un inizio di guerra non sarebbe per lei un toccasana, considerando il fatto che tutti o quasi tutti i principali produttori di petrolio sono filo-americani. La Cina, infatti, si starebbe spendendo per una soluzione pacifica, a loro dire, ma è certo che se per caso dovesse scoppiare la guerra non starebbe a guardare e sicuramente  stavolta passerebbe dall'essere uno stato "passivo" all'"attivo" iniziando di fatto, la 3^ guerra mondiale.





Nessun commento:

Posta un commento